domenica 18 marzo 2012

SIGNORE, E' IL MIO FINE MIX

Signore, è il mio Fine Mix: Grazie.
Ho finito il mio periodo di servizio qui in Afghanistan.
Ho vissuto momenti di amicizia, di gioia, di serenità,
ma anche di tensione, di tristezza, di prova.
Ho svolto sempre e comunque il mio dovere,
e nel rischio ho sentito la tua protezione.
Signore, è il mio Fine Mix: Grazie.
Ancora oggi posso alzare verso te i miei occhi,
posso unire in preghiera le mie mani,
e dirti grazie, con dignità e orgoglio,
perché, con il tuo aiuto,
ho portato a compimento una missione impegnativa.
Signore, è il mio Fine Mix: Grazie.
In te voglio sperare che il mio tempo,
trascorso in questa terra afghana,
possa essere un germe di pace,
un seme che crescerà nel tempo,
quando, sconfitto il male dell’odio e della violenza
si apriranno sentieri di libertà e di giustizia tra tutti i popoli.
Signore, è il mio Fine Mix: Grazie.
Rientrerò a casa, felice di riabbracciare i miei cari,
di ritrovare quegli affetti
che ho custodito nel silenzio del mio cuore.
Essi, con me, hanno vissuto apprensioni e paure,
e forse più di me hanno elevato al cielo
la loro profonda preghiera,
per trovare in Te protezione e speranza.
Signore, è il mio Fine Mix: Grazie.
E offro ancora a te i miei giorni, i miei sacrifici, la mia vita,
pronto a costruire ancora la sicurezza e il bene
per la mia famiglia, per la mia Patria e per l’intera umanità.
Signore, è il mio Fine Mix,
e offre a te la preghiera per chi appartiene già alla tua eternità,
i nostri caduti Giovanni, Francesco, Francesco Paolo e Luca:
consola il pianto delle loro famiglie
e rendici forti per continuare quel servizio
per il quale loro hanno dato la vita.

sabato 10 marzo 2012

GRAZIE PER LA MIA AMATA, SIGNORE

Signore, Tu conosci come non è facile essere moglie di un militare;
occorre affrontare difficoltà e fatiche proprie di un servizio
che richiede sacrifici continui con disagi e spostamenti
dentro e fuori i confini della nostra amata Patria.
Grazie per la mia amata, Signore,
che soffre e veglia nel silenzio l’attesa di un ritorno
senza far pesare le tensioni e le tribolazioni
quando il tempo e la distanza ci separano,
quando il rischio  e il pericolo segnano il cammino.
Grazie perché sento il suo amore presente e vivo,
fatto di ansie e rassicurazioni,
di affanni e incoraggiamenti,
di speranza e di fede,
di mani che sanno abbracciarmi e unirsi in preghiera per me!
 Grazie, o Signore, perché non mi lasci solo
e desideri che al mio fianco ci sia colei
che sin dalle origini l’hai creata nel mistero,
“carne della mia carne e osso delle mie ossa”.
Grazie perché ha custodito i nostri figli nel suo grembo,
e oggi, senza far pesare la mia assenza, è madre amorevole e premurosa,
che conosce a fondo i loro cuori.
Tu sai, Signore, quante volte, con stupore e ammirazione,
ho fissato la sua instancabile opera,
ho avvertito la sua grande forza d’animo
e ho colto il suo desiderio di comprensione e sostegno,
volendomi sempre più vicino per essere insieme “una cosa sola”
uniti nell’anima, tra gioie e dolori,
uniti nel corpo, tra salute e malattia.
Grazie, Signore, perché anche oggi, in questa terra lontana,
sento il suo cuore vicino,
lei che mi adora, mi onora e mi sostiene.
E se sono più sereno in Afghanistan
è anche grazie a colei che, Tu Signore, mi hai posto accanto,
ordinando che fosse “quell’aiuto che mi sia simile”,
sostegno sicuro perché è parte di me!

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