mercoledì 1 giugno 2016

ABBRACCIATO ALLA TUA RISURREZIONE

ABBRACCIATO ALLA TUA RESURREZIONE
(notte nel Santo Sepolcro di Gerusalemme, 19 aprile 2016)

Signore, sono qui,
nella tua terra, nel tuo calvario,
tocco la roccia dove hanno posto la tua croce,
dove hanno deposto il tuo corpo, 
dove avevano preparato la tua tomba.
E rimango qui a contemplare la tua resurrezione.
Questa terra, questa città, questo sepolcro
sono oggi santificati dalla tua presenza:
qui è la Terra Santa,
qui è la Città Santa, 
qui è il Santo Sepolcro.
Mi lascio condurre dalla tua presenza.
Ora e sempre sei tu che illumini questa notte.
Da queste rocce trasuda il sangue di salvezza,
qui si contempla la perenne grazia,
qui si ridona speranza all’anima inquieta.
E la parola divenuta carne, supera i confini dell’universo:
il corpo e la parola diventano memoria eterna,
presenza senza fine,
luce che irradia le tenebre dell’uomo;
qui la mia fragilità è avvolta dal tuo grande amore;
rimango immobile,
abbracciato alla tua resurrezione.

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