Emir, ex pilota serbo bosniaco del 117° LAP che il 7 gennaio 1992 abbatté un elicottero UE, causando la morte di 4 italiani e un francese. Preghiera scritta dal Col. Livio CIANCARELLA.
Emir, prego per te.
Non mi è facile farlo, ma devo obbedire ad un richiamo profondo.
Tra poco saranno 20 anni,
da quando quel giorno premesti il grilletto sul tuo MiG,
togliendo la vita a cinque nostri amici e colleghi.
Prego per te,
perché loro non avevano armi
come sapevano anche i tuoi superiori, che ti hanno imposto l’ordine.
Cerco di pensare a ciò che avevi in mente in quell’attimo,
se volevi difendere la tua Patria, o semplicemente eseguire un dovere.
Ma le loro vite? Le loro famiglie? Niente di tutto questo era in te!
Prego per te,
perché ci sono azioni che sono irreversibili,
che decidono dell’esistenza di altre persone e della vita futura;
perché potrei essere al tuo posto un giorno,
pilota tu, pilota io.
Prego per te,
che sei cristiano e che hai pagato col carcere,
il debito della giustizia umana,
nell’attesa della misericordia divina.
Prego per te,
perché ora porti nel tuo fragile corpo quel male incurabile che ti consuma.
Prego per te,
perché il perdono è più forte del rancore e della vendetta,
e perché tuo malgrado, con il tuo gesto, apri il tuo nemico alla speranza,
nel grande disegno di Dio.
Prego per te,
perché non hai ancora chiesto perdono alle famiglie dei nostri caduti,
e per questo, forse, ci vuole più fortezza, della forza delle armi.
Prego per noi,
perché possiamo dare speranza e non toglierla,
perché possiamo donare perdono e non vendetta,
perché possiamo testimoniare una fede universale, che supera i nostri confini.
Emir, ho cercato di ascoltare la voce dentro la mia anima,
ora ascolta anche tu, chi può parlare al tuo cuore.
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