domenica 8 gennaio 2012

LA MIA GRAVIDANZA, SIGNORE

  Preghiera scritta da Francesca, mamma di due bellissimi gemellini e moglie di un militare.
In una giornata di primavera la mia vita è cambiata, Signore.                        
Tu, o Dio, quel giorno mi hai fatto un grande dono... hai deciso di mettere nel mio grembo il frutto di un bellissimo amore, ed è iniziato un cammino splendido fatto di scoperte, emozioni e sensazioni bellissime… Quel giorno di marzo, Signore, ho pianto di gioia, e ho ringraziato Te, come non avevo fatto mai.... il mio futuro sposo ha gioito con me; l'emozione è stata tanta, e finalmente iniziava anche per noi un percorso bellissimo...                                                                     
Le settimane passavano e nel frattempo abbiamo saputo che nel mio grembo crescevano due vite e, subito, mio Dio, ho capito che Tu eri stato davvero generoso con me, avevi esaudito i nostri desideri oltre ogni nostra aspettativa. Mi sono chiesta se fossi davvero stata così brava da meritare tanto... Ma è stato un tuo immenso dono.                                                                    
Nel mese di luglio un altro avvenimento tanto desiderato: l'unione con il mio sposo davanti al tuo altare, Signore. Per noi il giorno più importante nel nostro cammino di vita, un giorno reso ancora più speciale dalla presenza della vita che cresceva dentro me...tutto era così magico, proprio come io l’avevo sempre sognato.         
Poi la partenza del mio amore. Lui è un servitore della Patria: doveva andare a portare pace dove pace non c'è. Vivere la fine della mia gravidanza senza lui è stata una dura prova, Signore. Ogni giorno mi rifugiavo in Te, mio unico e grande sostegno, affinché il mio dolore fosse un po’ più sopportabile.                       
E Tu più che mai eri con me ogni giorno, e la tua presenza l'ho sentita soprattutto in quel terribile incidente; quel 26 settembre la macchina è impazzita, un gran rumore, sirene, ambulanze... dopo qualche ora mi ritrovo in un letto d'ospedale con un polso rotto, il viso tumefatto e il pensiero rivolto ai miei figli... saranno ancora dentro me? Il mio viso era rigato di lacrime... il mio pensiero era rivolto alle mie creature, a quei cuccioli che, con tanto amore, stavo cercando di far crescere al meglio. Grazie Signore, perché loro crescevano ancora serenamente dentro me. Ma il mio amore non era con me, era lontano e non sapevo come dirgli quello che era successo. E anche in quella occasione Tu, mio Dio, mi hai dato la forza di trovare le parole giuste per rassicurare il mio sposo.                                              
Il periodo successivo all'incidente, è stato tutto in salita; il dolore era tanto, e soprattutto sentivo la lontananza del mio amato: non c'erano i suoi abbracci la sera e le sue parole dolci che scaldano il cuore... c'era la mia solitudine, i calci nel pancione delle nostre creature; mi mancava la nostra quotidianità, il nostro amarci giorno dopo giorno condividendo ogni cosa insieme.                             
Lo sai Signore, purtroppo il mio sposo non c'era neanche nel momento più bello dove la sua presenza sarebbe stata davvero di conforto, dove la sua mano sulla mia avrebbe reso ancora più magico quel momento: LA NASCITA DEI NOSTRI DUE FIGLI. In quel momento ero sola e il mio pensiero era con il mio sposo, era in Afghanistan: in quella tenda, accanto alla sua branda. Quanto avrei voluto che non perdesse quel attimo di intensa emozione che si prova quando metti al mondo un figlio... Lui non c'era fisicamente, ma era con me nel cuore, era con me in ogni momento... Lui è sempre con me....                                                     
E ora, mio Signore, ancora una volta, ti chiedo di darmi la forza di crescere i miei piccoli senza il papà, dammi la forza anche quando mi sembra di non averne più; dammi la forza, mio Dio, di poterti chiedere sempre aiuto; fa’ che io trovi in te la pace dell'anima, nell'attesa che Orazio faccia rientro nella sua Patria, nella sua casa, con i suoi tre amori, dove non ci sarà più una tenda ad accoglierlo, ma il suo caldo nido; dove potrà distendersi nel nostro morbido letto; dove il nostro amore possa cancellare i momenti tristi che ha dovuto affrontare lontano da noi. 
Grazie Signore.                                                                           
Grazie per la tua immensità e per essere così presente nella nostra vita.           

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