lunedì 9 gennaio 2012

IL MIO ROSARIO AL COLLO, SIGNORE

Bakwua (Afghanistan), 04.01.2012
Preghiera scritta dopo l'esplosione di un ordigno sul lince condotto da Nicola
Porto sempre il mio rosario al collo e il vangelo sulla tasca sinistra della mimetica:
sono i segni della mia fede e della mia invocazione a Te, o Dio,
e continuamente ti chiedo di custodirmi e proteggermi.
Porto sempre il mio rosario al collo e il vangelo sulla tasca sinistra,
proprio come quel giorno, Signore,
quando rientrando in Base, alle 16.15,
ci investe un boato forte, terribile, inaspettato:
eravamo già passati di là qualche ora prima…
Il nostro Lince, montagna di quintali di ferro,
si solleva improvvisamente  per ricadere sulla sinistra.
Sono attimi di panico, tensione, paura,
che mai avevo provato, Signore.
Osservo il mio corpo, lo scruto lentamente,
sento solo un dolore alla schiena e al collo.
E subito rivolgo la mia preghiera a Te, o Dio:
come faccio in camera, quando nel silenzio della notte
ti prego e penso alle anime buone di Zio Cosimo e Franco,
che ricordo sempre nel tuo infinito cielo.
Confuso, frastornato, aspetto il MEDEVAC,
che puntualmente arriva e l’elicottero mi porta a Farah,
dove i medici americani fanno il gesto di togliere il rosario che porto al collo,
ma capiscono che deve stare ancora lì, ancora in me, segno della tua presenza.
Telefono a casa e chiamo Lei:
una forte emozione coglie Alessandra, la mia futura sposa,
che piangendo mi ripete:
“Sei esploso su una mina, vero? come stai?, come stai?”
Signore, volevo terminare prima la mia missione in Afghanistan,
per preparare al meglio il matrimonio fissato per giugno:
ora anticipo i giorni del mio rientro,
con il mio rosario al collo e il mio vangelo sulla tasca sinistra della mimetica,
sicuro che Tu, Signore, continui a proteggermi.
Sapevo che venire in Afghanistan era dura,
consapevole di un rischio che mi ha preceduto
e che rimane ancora minaccioso.
Oggi, Signore, porto il mio rosario al collo e il mio vangelo sulla tasca sinistra,
domani porterò l’anello al dito, il vestito più bello
e custodirò nel cuore la fierezza di essere sposo della mia amata,
che Tu, Signore, da sempre, hai pensato per me!

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